Quadro normativo per le banche d'investimento
Quadro normativo per le banche d'investimento

Quadro normativo per le banche d'investimento

Alice Cooper · 16 ottobre 2025 · 4m ·

La supervisione delle banche d'investimento negli Stati Uniti resta un processo dinamico, affidato sia alla Securities and Exchange Commission (SEC) sia a periodiche verifiche del Congresso. La distinzione legale tra banche d'investimento e istituti commerciali risale a precedenti interventi legislativi, che hanno costituito le basi della loro esistenza.

Fondamenti

La categorizzazione legale delle banche d'investimento come entità distinte emerse con il Banking Act del 1933, comunemente noto come Glass-Steagall. Promulgata in risposta alle gravi conseguenze finanziarie della Grande Depressione, durante la quale oltre 10.000 banche chiusero o sospesero le attività, questa normativa ebbe ripercussioni significative.

I sostenitori del Glass-Steagall sostenevano che si potesse ridurre la precarietà del sistema finanziario mitigando i conflitti d'interesse tra le banche e la clientela. Le audizioni della Pecora-Glass Subcommittee cercarono di accertare se i depositanti affrontassero rischi ingiustificati a causa di banche coinvolte nei titoli. Nonostante la mancanza di prove schiaccianti, l'esito portò alla separazione delle attività bancarie, rafforzata dalla tutela della Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC).

Questo cambiamento portò alla nascita di banche esclusivamente d'investimento. Il Congresso definì tali istituzioni come soggetti impegnati nell'emissione e negoziazione di titoli. Al contrario, le banche commerciali vennero descritte come entità che accettano depositi e concedono prestiti.

Le linee di demarcazione tra affiliazioni di banking commerciale e d'investimento si dissolsero nel 1999 con l'adozione del Financial Services Modernization Act, noto anche come Gramm-Leach-Bliley. Questa legge adottò una terminologia più ampia per tutti i tipi di intermediari finanziari, designandoli come istituzioni finanziarie.

Influenze del Congresso che hanno plasmato le banche d'investimento

Traguardi legislativi significativi promulgati dal Congresso hanno profondamente influenzato il panorama delle banche d'investimento. Sull'onda del Banking Act emersero numerose normative rilevanti. Nel 1934 il Securities Exchange Act introdusse regole dirompenti per le borse valori e i broker-dealer, portando alla creazione della Securities and Exchange Commission (SEC).

Il 1940 vide l'approvazione dell'Investment Company Act e dell'Investment Advisers Act, che inaugurarono una nuova era di regolamentazione per consulenti, gestori patrimoniali e enti correlati. L'impulso proseguì nel 1969, quando emersero preoccupazioni per le banche d'investimento alle prese con volumi di trading in crescita dopo il crollo di Borsa. In reazione, il Congresso istituì la Securities Investor Protection Corporation (SIPC).

Negli anni successivi si susseguirono aggiornamenti di rilievo. Nel 1975 la Uniform Net Capital Rule (UNCR) riformò i requisiti patrimoniali delle banche d'investimento, imponendo il mantenimento di specifici attivi liquidi e la presentazione trimestrale dei completi rapporti Financial and Operational Combined Uniform Single (FOCUS).

Le ripercussioni degli standard patrimoniali internazionali aprirono la strada all'Accordo di Basilea del 1988, che pose le basi per regole sovranazionali sulle istituzioni finanziarie. I tentativi del Congresso di abrogare la separazione tra banche commerciali e d'investimento si susseguirono nel 1991 e nel 1995, culminando con successo nel Gramm-Leach-Bliley Act. Questa legislazione trasformativa autorizzò la creazione di holding finanziarie, unendo banche commerciali e d'investimento sotto uno stesso cappello insieme ad affiliate assicurative.

Nel 2002 emerse il Sarbanes-Oxley Act (SOX), un passo monumentale volto a rafforzare la governance aziendale e i poteri dei revisori. Dopo la crisi finanziaria del 2008, il Dodd-Frank Wall Street Reform and Consumer Protection Act vide la luce, introducendo un ampio ventaglio di nuove regole per diverse istituzioni finanziarie.

Ruolo della SEC nella supervisione delle banche d'investimento

La vasta giurisdizione della SEC deriva da mandati legislativi e comprende molteplici aspetti dell'investment banking. Una regolamentazione comprensiva — che spazia dalle licenze e compensi fino alla rendicontazione, contabilità e pubblicità — investe questo ambito. Inoltre, obblighi fiduciari e l'offerta di prodotti rientrano nella sfera di competenza della SEC.

In veste di ente di controllo, la SEC esercita autorità sui titoli e sui loro operatori, includendo borse, broker, dealer, consulenti e fondi comuni. Al centro della missione della SEC vi sono obiettivi come favorire una divulgazione trasparente delle informazioni di mercato rilevanti, garantire pratiche eque e tutelare dagli abusi fraudolenti.

Conclusione

La supervisione delle banche d'investimento negli Stati Uniti coinvolge un'interazione dinamica tra SEC e Congresso. Le radici distinte tra banche d'investimento e commerciali hanno origine in leggi chiave come il Glass-Steagall. Sono nate banche esclusivamente d'investimento, definite dal Congresso per le attività sui titoli. Leggi trasformative come il Gramm-Leach-Bliley hanno ridefinito il panorama accanto al ruolo centrale della SEC. Norme fondamentali come Sarbanes-Oxley e Dodd-Frank hanno aumentato la responsabilità. La SEC vigila su molteplici aspetti dell'investment banking, promuovendo trasparenza e prevenendo frodi. In sostanza, l'evoluzione dell'investment banking riflette un complesso equilibrio legislativo e regolamentare, che favorisce innovazione e stabilità.

Investment Bank
Glass-Steagall Act (GSA)
The Securities Exchange Act of 1934
Investment Company Act of 1940
Investment Advisers Act of 1940
Securities Investor Protection Corporation (SIPC)
Basel Accords
Sarbanes-Oxley Act (SOX)
Dodd-Frank Act
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