Cos'è la Regola Uptick?
Secondo la Regola Uptick della SEC, le vendite allo scoperto devono essere eseguite a un prezzo superiore rispetto alla transazione precedente. La regola prevede solo poche eccezioni. Nel 2010 è stata introdotta una versione rivista che consente agli investitori di uscire dalle posizioni long prima che lo short selling venga attivato.
Fondamenti
Nel trading azionario, la Regola Uptick, comunemente definita "plus tick rule", è una norma cardine sotto la giurisdizione della Securities and Exchange Commission (SEC). Questa disposizione regolamentare impone che le vendite allo scoperto siano effettuate a un prezzo superiore rispetto alla transazione precedente.
Gli investitori strategici ricorrono alle vendite allo scoperto per sfruttare prevedibili cali nel prezzo di un titolo. Questa manovra si basa sulla vendita a valori elevati e sul successivo riacquisto a prezzi inferiori. Sebbene lo short selling possa migliorare la liquidità del mercato e ottimizzare i meccanismi di determinazione dei prezzi, esiste il rischio di uso improprio. Un utilizzo scorretto delle vendite allo scoperto può deprimere artificialmente il prezzo di un titolo o accelerare una spirale negativa del mercato.
Che cos'è la Regola Uptick?
La Regola Uptick nasce come misura di protezione per evitare di aggravare la discesa del valore di un titolo già in forte ribasso. La regola impone che un venditore che intende eseguire un ordine di vendita allo scoperto fissi un prezzo superiore al bid corrente, assicurando così l'esecuzione dell'ordine durante una risalita.
Istituita originariamente come Rule 10a-1 ai sensi dello Securities Exchange Act del 1934, la norma è entrata in vigore nel 1938. Nel 2007 la SEC abrogò la regola originale, che nel 2010 fu sostituita da una variante. La legge rivista richiede ai centri di trading di implementare protocolli solidi per impedire l'esecuzione o la visualizzazione di una vendita allo scoperto proibita.
Introduzione alla Regola Uptick Alternativa
Un elemento nuovo, la regola uptick alternativa del 2010, nota come Rule 201, permette agli investitori di uscire dalle posizioni long prima di intraprendere vendite allo scoperto. Questa regola si attiva quando il valore di un titolo scende di almeno il 10% in una sola giornata. Successivamente, lo short selling è consentito solo se il prezzo rimane superiore al best bid esistente. Questo approccio mira a preservare la fiducia degli investitori e a favorire l'equilibrio del mercato in periodi di tensione e instabilità.
La clausola denominata "duration of price test restriction" applica questa regola per il resto della giornata di negoziazione e per il giorno successivo. La sua giurisdizione comprende tutti i titoli di capitale quotati su una borsa valori nazionale, indipendentemente dal fatto che siano scambiati sul mercato o over-the-counter.
Come uno scudo, l'obiettivo principale della Regola Uptick è tutelare la fiducia degli investitori e rafforzare la stabilità del mercato in momenti di crisi e volatilità, come nelle situazioni di "panic" che provocano forti crolli dei prezzi.
Regola Uptick: esenzioni selezionate
Alcune esenzioni si applicano alla Regola Uptick nel contesto dei futures. Questi strumenti specifici possono essere venduti allo scoperto durante un downtick grazie alla loro elevata liquidità e alla presenza consistente di potenziali acquirenti pronti a assumere posizioni long. Questa dinamica garantisce che il prezzo difficilmente scenda a livelli ingiustificatamente bassi.
Per ottenere l'esenzione è necessario che il contratto futures sia classificato come "di proprietà del venditore". Ciò implica il rispetto della definizione della SEC: l'individuo "possiede un contratto futures su titoli con l'intento di procurarselo ed è stato debitamente informato che la posizione si concluderà con il regolamento fisico, impegnandosi così irrevocabilmente a ottenere il titolo sottostante."
Conclusione
La Regola Uptick sorvegliata dalla SEC contribuisce a mantenere l'equilibrio del mercato, imponendo che le vendite allo scoperto avvengano sopra le transazioni precedenti. La sua evoluzione, da Rule 10a-1 del 1938 alla Regola Uptick Alternativa del 2010, rispecchia l'adattamento a dinamiche raffinate. La norma del 2010 autorizza gli investitori, consentendo lo short selling dopo un calo del 10%, migliorando la stabilità. La "duration of price test restriction" rafforza questo meccanismo, preservando la fiducia degli investitori su più giorni consecutivi.
Nei futures, la Regola Uptick si applica con esenzioni per strumenti liquidi, promuovendo scambi equi. La clausola "di proprietà del venditore" consolida l'impegno all'acquisto fisico. In definitiva, la Regola Uptick e le sue varianti tutelano l'integrità e la resilienza del mercato.