Cos'è l'ETF Emerging Markets Internet & Ecommerce (EMQQ)?
Negli ultimi dieci anni, gli investitori hanno mostrato grande interesse per i mercati emergenti e la tecnologia Internet. Per sfruttare questa tendenza, l'Emerging Markets Internet & Ecommerce ETF (EMQQ) è stato creato nel 2014. L'ETF mira specificamente a società dei mercati emergenti attive nei settori legati a Internet e alla tecnologia.
Nozioni di base
Nel dinamico mondo degli exchange-traded fund (ETF), proprio come nel vasto panorama della finanza, emergono sempre schemi distinti e settori in crescita. I mercati emergenti (EM) e Internet sono punti di grande interesse. Sebbene gli ETF focalizzati su questi ambiti non garantiscano automaticamente il successo, le loro tendenze recenti parlano in modo significativo.
In questo contesto questi focus convergono in un unico ETF. Nasce così EMQQ, abbreviazione di Emerging Markets Internet & Ecommerce ETF. Questo strumento mette in evidenza il potenziale di combinare i mercati emergenti con l'espansione digitale.
Spiegando l'idea alla base della creazione di EMQQ, Kevin Carter, il suo ideatore, la sintetizza brevemente sulle pagine del Wall Street Journal. Egli descrive la ricerca del suo team: "Sostenere la crescita più rapida nei mercati in più rapida espansione." Il discorso di Carter prosegue, evidenziando il fenomeno notevole per cui "moltitudini diventano consumatori", provocando un cambiamento di paradigma che favorisce i computer tascabili come veicolo di pratiche di consumo. Parallelamente, la diffusione globale di smartphone e tablet continua inarrestabile, lasciando un'impronta indelebile negli ultimi anni.
Focus sui ricavi legati a Internet: il panorama strategico di EMQQ
Orientandosi verso un paradigma economico guidato dal web, EMQQ si presenta come uno strumento studiato che replica un indice composto da società quotate. Queste aziende, per lo più radicate in mercati emergenti o in via di sviluppo, si caratterizzano per ricavi derivanti dal commercio digitale o da attività Internet. Possono essere incluse solo società con capitalizzazione di mercato di almeno 300 milioni di dollari.
Tra i principali attivi che EMQQ racchiude figurano noti colossi di Internet, come Tencent Holdings Limited (TCEHY), Alibaba Group Holding Limited (BABA) e Baidu, Inc. (BIDU).
L'ETF è stato fondato nel 2014, ma i suoi risultati restarono fiacchi nei primi due anni, con una flessione anziché un'impennata. Il fondatore Carter spiega questo enigma attribuendo il debutto tiepido a un diffuso disinteresse verso i mercati emergenti in quel periodo. Sebbene gli asset sottostanti del fondo siano cresciuti in termini di ricavi e utili nei cicli successivi, il sentimento generale nel grande teatro della finanza ha frenato la marcia di EMQQ, ostacolando performance significative.
Mutamento del sentiment degli investitori: un nuovo scenario
Da allora si è verificata una marcata trasformazione del sentiment tra gli investitori. Oggi molti guardano con attenzione agli ETF sui mercati emergenti. Questa tendenza è confermata da Neena Mishra, responsabile della ricerca ETF presso Zacks Investment Research. Mishra sottolinea come gli investitori siano ora preoccupati per le "alte valutazioni delle azioni statunitensi" e per il conflitto politico a Washington.
Al contrario, l'appeal delle azioni dei mercati emergenti è notevolmente aumentato. Questa rinascita è in gran parte dovuta alla crescita degli utili aziendali e al rafforzamento dei fondamentali macroeconomici a livello globale. In sostanza, Mishra delinea la posizione attuale del fondo, evidenziandone la forte esposizione alla Cina. Tuttavia, appare possibile un percorso verso una maggiore diversificazione, come suggerito dalla prospettiva di includere un ventaglio più ampio. Mishra allude infatti a un probabile ingresso in borsa di "vivaci aziende di e-commerce e Internet" in paesi come l'India.
Conclusione
Con l'aumento delle classi medie nei paesi densamente popolati, si aprono nuove opportunità per l'e-commerce. Questa transizione è ulteriormente stimolata dall'impulso governativo in India, innescato dopo la demonetizzazione del novembre 2016 che portò a una carenza di liquidità. Le aspettative crescono, amplificate da un'indagine KPMG citata da Seeking Alpha, che prevede un boom dell'e-commerce globale, potenzialmente raddoppiando entro il 2020 e raggiungendo un valore di 4,1 trilioni di dollari.