L'Accordo Buttonwood: Origini di Wall Street
L'Accordo Buttonwood, firmato nel 1792, fu un momento cruciale nella storia della finanza americana. Segnò l'inizio di una borsa valori organizzata e gettò le basi di ciò che oggi conosciamo come Wall Street. Questo articolo esplora le origini, il significato e le principali disposizioni di questo storico accordo.
Nozioni di base
L'Accordo Buttonwood nacque in risposta al Panico finanziario del 1792. Questa crisi fu scatenata da pratiche di prestito spericolate da parte della Bank of the United States e da tentativi speculativi di manipolare il mercato dei titoli di debito, con il risultato di insolvenze sui prestiti, corse agli sportelli bancari e vendite di panico di titoli.
Il 17 maggio 1792, 24 importanti mercanti e broker della comunità commerciale e finanziaria di New York si radunarono al numero 68 di Wall Street. Si riunirono all'ombra di un albero di buttonwood, dove da marzo stavano discutendo un accordo scritto. Il loro obiettivo era ripristinare la fiducia nel mercato e proteggere gli interessi degli investitori.
Formazione dell'Accordo Buttonwood
In quella riunione questi individui costituirono un'organizzazione simile a un club. Acconsentirono a eseguire le negoziazioni esclusivamente tra loro, escludendo agenti esterni e banditori che in precedenza avevano condotto aste di obbligazioni e scambi azionari. Questa esclusività mirava a garantire fiducia, onorare i pagamenti e mantenere la legittimità degli investimenti.
Una delle disposizioni chiave dell'Accordo Buttonwood fu la regolazione delle commissioni. I broker si impegnarono a applicare ai clienti una commissione fissa dello 0,25% per transazione. Questo impegno mirava a prevenire una concorrenza spietata sulle tariffe di commissione e a garantire che i prezzi riflettessero il valore reale delle azioni.
Testo dell'accordo
Il testo dell'Accordo Buttonwood era conciso, composto da sole due frasi con due disposizioni. Il testo esatto recitava:
"Noi sottoscritti, mediatori per l'acquisto e la vendita di titoli pubblici, promettiamo e ci impegniamo solennemente l'un l'altro, che non compreremo né venderemo da questo giorno per conto di alcuna persona, qualsiasi tipo di titolo pubblico, a una commissione inferiore a un quarto di percento sul valore in specie e che ci daremo preferenza nelle nostre negoziazioni. In testimonianza di quanto sopra abbiamo apposto le nostre firme questo 17 maggio a New York. 1792."
Nascita della New York Stock Exchange
L'Accordo Buttonwood pose le basi di ciò che in seguito sarebbe diventato il New York Stock Exchange (NYSE). Sebbene lo NYSE non avrebbe ricevuto una formalizzazione organizzativa e una costituzione per altri 25 anni, questo accordo stabilì i principi di un mercato finanziario riservato ai membri.
Evoluzione ed espansione
Con la crescita degli Stati Uniti e del suo sistema finanziario, il raduno iniziale sotto gli alberi di buttonwood divenne impraticabile. Nel 1793 i partecipanti spostarono le loro attività alla Tontine Coffee House. Nel 1817 il gruppo si trasformò nel New York Stock and Exchange Board, riflettendo l'ascesa di New York a centro finanziario nazionale. Infine, nel 1863 adottò il nome "New York Stock Exchange", che rimane invariato fino a oggi.
Fine delle commissioni fisse
Le commissioni fisse introdotte dall'Accordo Buttonwood rimasero una caratteristica del mercato finanziario di Wall Street fino al 1975. In quell'anno la Securities and Exchange Commission (SEC) le abolì, segnando un cambiamento significativo nella struttura dei prezzi del settore.
Conclusione
L'Accordo Buttonwood, nato dal Panico finanziario del 1792, fu un momento determinante nella storia della finanza americana. Pose le fondamenta per il New York Stock Exchange e stabilì principi di fiducia, esclusività e prezzi equi che continuano a influenzare il mondo della finanza ancora oggi. I 24 firmatari, riuniti sotto un albero di buttonwood, avviarono un lascito che sarebbe diventato sinonimo di Wall Street e del capitalismo americano.