Rendimento vs. Tasso d'Interesse
Il rendimento si riferisce al profitto netto annuale che un investitore ottiene da un investimento. D'altra parte, il tasso d'interesse è la percentuale che un prestatore addebita per un prestito. Il rendimento delle nuove emissioni di qualsiasi tipo di debito riflette i tassi d'interesse vigenti al momento dell'emissione.
Fondamenti
Comprendere i concetti finanziari chiave è cruciale per gli investitori, in particolare per chi opera con strumenti a reddito fisso come obbligazioni o certificati di deposito (CD). Il rendimento di un investimento rappresenta i ritorni generati da un investimento entro un periodo specifico, comprendendo guadagni come interessi e dividendi derivanti dal possesso di determinati asset. Indica inoltre il profitto annuo che un investitore ricava dal proprio investimento.
D'altra parte, il tasso d'interesse indica la percentuale imposta da un prestatore su un prestito. Inoltre, descrive il ritorno regolare atteso per un investitore che partecipa a strumenti di debito come obbligazioni o CD. In sostanza, i tassi d'interesse influenzano direttamente il rendimento che un investitore può aspettarsi negli investimenti in debito.
Comprendere il rendimento
I rendimenti degli investimenti comprendono i guadagni che un investitore realizza dalle partecipazioni, sia in azioni che in obbligazioni, solitamente espressi su base annua. Negli investimenti obbligazionari, che costituiscono una forma di debito, il ritorno è composto dai pagamenti periodici di interessi chiamati cedole.
Nel caso delle azioni, il termine "yield" si differenzia dai profitti ottenuti tramite la vendita delle quote; indica invece i dividendi distribuiti agli azionisti. Questi dividendi rappresentano la quota dell'investitore sugli utili trimestrali della società. Prendiamo ad esempio PepsiCo (PEP), che paga un dividendo trimestrale di 50 centesimi con il titolo a 50$; ciò corrisponde a un rendimento annuo del 4%. Se il prezzo del titolo raddoppiasse a 100$ mentre il dividendo resta invariato, il rendimento scenderebbe al 2%.
Per le obbligazioni, il rendimento assume la forma del rendimento a scadenza (YTM). Il YTM riflette il ritorno totale che un investitore si aspetta al momento della scadenza dell'obbligazione, basato sul tasso d'interesse concordato dall'emittente.
Esplorare i tassi d'interesse
I tassi d'interesse, che definiscono la percentuale annua addebitata dai prestatori sul capitale fino al rimborso del prestito, sono fondamentali nel credito al consumo e vengono comunemente rappresentati come tasso annuo percentuale (APR).
Considera di prendere in prestito 1.000$ per un anno al 10% di tasso d'interesse; oltre a rimborsare il capitale, si dovrebbero pagare altri 100$ di interessi, assumendo il calcolo semplice. Gli interessi composti, che considerano gli interessi maturati, aumentano i costi nel tempo, elemento cruciale sia nei risparmi sia nei prestiti. Al di là del credito al consumo, i tassi d'interesse permeano gli strumenti di debito. Negli investimenti obbligazionari, analogamente a diventare un prestatore, il tasso d'interesse, o tasso cedolare, indica i pagamenti periodici collegati al capitale preso a prestito.
I tassi cedolari, classificati in reali, nominali ed effettivi, incidono sui ritorni degli investitori dai titoli a reddito fisso. I tassi nominali, diffusi nelle quotazioni di prestiti e obbligazioni, indicano il valore che remunera il prestatore. I tassi reali, aggiustati per l'inflazione, rivelano il valore effettivo del prestito. Nel frattempo, i tassi effettivi tengono conto degli interessi composti, correlando un maggiore rendimento con una frequenza di capitalizzazione più elevata in prestiti o obbligazioni.
Scenario illustrativo
Considera uno scenario in cui un prestatore applica un tasso d'interesse del 10% a un prestito di 1.000$ per un anno. Dopo un anno, il rendimento risultante per il prestatore sarebbe di 100$, equivalente a un ritorno del 10%. Se il prestatore dovesse sostenere costi associati all'erogazione del prestito, tali spese ridurrebbero il rendimento complessivo dell'investimento.
Dinamicità dei tassi d'interesse
I tassi d'interesse contemporanei influenzano in modo complesso il rendimento in diversi ambiti di prestito, comprendendo prestiti al consumo, mutui e obbligazioni. Regolano i guadagni dai risparmi, sia in un conto di risparmio standard, in un certificato di deposito (CD), sia in un'obbligazione di elevata qualità.
Il tasso d'interesse prevalente non solo determina il rendimento prospettico di un'obbligazione al momento dell'emissione, ma indica anche il tasso che un istituto finanziario richiede per i prestiti ai consumatori, come un finanziamento per un'auto nuova. Le variazioni dei tassi dipendono dalla propensione dell'emittente o del prestatore a fare affari e dalla solvibilità del mutuatario.
Soggetti a continue oscillazioni, i tassi d'interesse ruotano intorno alle indicazioni della Federal Reserve, che periodicamente stabilisce un intervallo target per un tasso di riferimento fondamentale. Tutti gli altri tassi di prestito derivano essenzialmente da questo tasso chiave.
Conclusione
Il rendimento riflette i profitti netti annuali derivanti dagli investimenti, mentre i tassi d'interesse indicano la percentuale addebitata dai prestatori. Questa relazione dinamica influenza i ritorni nei diversi strumenti finanziari, guidando le decisioni d'investimento. Comprendere questa interazione è fondamentale per gli investitori che navigano nelle complessità dei titoli a reddito fisso e per definire strategie tra azioni, obbligazioni e prestiti. L'evoluzione continua del rapporto tra rendimento e tassi d'interesse resta un fattore chiave nei mercati finanziari.